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Ancora Biancaneve? In primavera le sale sono state invase dall’omonima pellicola con Lily Collins nei panni dell’eroina e Julia Roberts in quelli della regina cattiva. Passano appena tre mesi, ed ecco arrivare una seconda versione della fiaba dei Grimm, questa volta intitolata «Biancaneve e il cacciatore». Una versione decisamente più gotica e dark, dove i sette nani sono dei briganti fuorilegge e la regina cattiva, interpretata da Charlize Theron, pugnala a morte il re sul letto di nozze. Chi vincerà la gara degli incassi? Lasciatecelo dire: il nuovo film ha un’arma in più. E quell’arma si chiama Kristen Stewart, che oggi è l’attrice più amata (e pagata!) del pianeta.
Mentre ne parla, lei sembra esserne consapevole. «Sono gelosa delle mie emozioni, non amo condividerle. E questo è il motivo per cui mi hanno dato spesso della musona» dice. ««Sono stata a lungo nella fase del “mio dio, come faccio a gestire tutto questo?”. E per difendermi mi chiudevo a riccio. Ma oggi ho anche capito che l’affetto di milioni di persone è un patrimonio immenso, e voglio ripagarlo in qualche modo». E infatti (qui sta la notizia) sorride! Ne approfittiamo per girarle subito l’interrogativo che ci tormenta.
C’era davvero bisogno di un’altra versione di Biancaneve?
«Perché no? Il bello di queste favole è che pescano in qualcosa di universale e profondo e possono essere raccontate in tanti modi diversi. Mentre giravamo, non eravamo preoccupati di sapere che c’era un altro film in arrivo; sapevamo che i due stili sarebbero stati molto diversi. Per cominciare, la nostra versione di Biancaneve è molto più spaventosa. È come se le avessimo tolto il cuore, ci fossimo saltati sopra e glielo avessimo rimesso dentro per vedere se batteva ancora. E batteva ancora!».
Ha tradito l’eroina originale?
«No, questo è il bello. Ci troverete gli ingredienti che ci si può aspettare da Biancaneve: è gentile e ha un rapporto speciale con la natura e con gli animali (le fanno persino l’inchino…). C’è anche la mela avvelenata. Solo che abbiamo voluto mettere alla prova le qualità della ragazza, gettandola in un mondo oscuro e pericoloso. Sicuramente molto più di quello del film Disney, che ha creato l’immaginario da fiaba che tutti abbiamo fin da bambini. Quello del nostro film, invece, è un mondo da incubo».
E quindi che Biancaneve dobbiamo aspettarci?
«È una moderna Giovanna d’Arco, una condottiera. Quasi una “Ramba”. Non aspetta che arrivi un principe a salvarla, anzi è lei a salvare il suo principe. Lotta come gli uomini, con gli uomini e contro gli uomini. E questo mi piace».
Lei è una che lotta?
«Sono una che fa quello che vuole, quello che si sente. Volevo fare l’attrice e l’ho fatto».
E se un giorno volesse fare la regista?
«Lo farò. Ma non ho ancora trovato la storia che voglio raccontare».
In America il film è già uscito ed è schizzato subito primo in classifica. Complimenti…
«Grazie, ma non è mica solo merito mio. Non dimentichiamo gli altri attori, a cominciare da Chris Hemsworth, che poi è l’eroe di “Thor”. Come minimo, lui ha attirato un po’ di pubblico femminile. Per fortuna ci siamo intesi subito, anche se sul set avevamo un approccio diverso. Lui è molto rilassato, molto sicuro di sé. E pensare che, durante una scena di lotta, per poco non gli rompevo il naso…».
E della coprotagonista Charlize Theron, non ci dice niente?
«All’inizio ero intimidita dall’idea di confrontarmi con lei. Non tanto per la sua stupefacente bellezza, ma per l’energia che mette nei ruoli. Ha sempre fatto scelte coraggiose come attrice, è stata un modello per me».
Il film è pieno di battaglie e scene d’azione. Ha seguito una preparazione specifica?
«Mi aspettavo ore e ore di esercizio nelle arti marziali. Invece, al momento di girare le scene di battaglia, il regista si è limitato a darmi una spada e dire: «Cerca di non morire». A ripensarci, è stata una scelta giusta. La mia Biancaneve lotta con tutte le sue forze, ma non è una specie di supereroina dai movimenti eleganti e sicuri. Cerca solo di salvare la pelle. Come fai a piangere per un supereroe? Ad avere paura per lui? Lo sai che alla fine vincerà! La mia Biancaneve può commuovere perché è umana. Amo personaggi per cui si fa il tifo… sa, quelli che lasci cadere la coca-cola per esultare».
Sappiamo cosa dice lo specchio alla Regina cattiva. E a lei che cosa dice, quando lo guarda?
«Non sono una fissata dello specchio, però… dice che mi piaccio».
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